Prenotazioni last minute
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Sono le tre del pomeriggio di venerdì quando il telefono squilla. “Avete una camera per stasera?” È la terza chiamata simile in un’ora. Non è una coincidenza: è il nuovo volto del turismo moderno.

Molti viaggiatori, soprattutto della Gen Z e dei Millennials, hanno trasformato la spontaneità in un vero e proprio stile di vita. Alcuni lo fanno per intercettare offerte vantaggiose, altri per assecondare quell’impulso irrefrenabile di partire senza programmi prestabiliti. Un concerto annunciato all’improvviso, un weekend di sole inaspettato, la voglia di fuggire dalla routine: sono tutti trigger che spingono decisioni istantanee.

Per le strutture ricettive, questo fenomeno rappresenta una sfida complessa ma anche un’opportunità straordinaria. La chiave sta nel comprendere che non si tratta più di un comportamento marginale, ma di una tendenza consolidata che sta ridisegnando l’intero settore dell’ospitalità.

I numeri parlano chiaro: oltre il 22% delle prenotazioni avviene entro soli sette giorni dall’arrivo, mentre il 6% viene effettuato addirittura lo stesso giorno del check-in. Questo significa che quasi un ospite su quattro prenota all’ultimo minuto. La Gen Z, in particolare, sta guidando questa rivoluzione: il 77% di loro dichiara di effettuare prenotazioni spontanee, spesso influenzati da quello che vedono sui social media o da eventi improvvisi.

La sfida per gli hotel e le strutture indipendenti

Gli hotel indipendenti e le strutture boutique o extra alberghiere si trovano di fronte a una realtà completamente nuova. I tradizionali metodi di previsione, basati su dati storici e trend stagionali, mostrano i loro limiti quando la domanda può esplodere nel giro di poche ore per un evento imprevisto o un cambiamento meteorologico.

Questa imprevedibilità, però, nasconde opportunità enormi. Mentre le grandi catene alberghiere faticano a essere flessibili nei loro processi, gli hotel indipendenti e le piccole strutture extra alberghiere possono muoversi con agilità, creando offerte personalizzate e rispondendo in tempo reale alle esigenze del mercato.

Il segreto sta nel trasformare l’urgenza del cliente in un’esperienza premium, facendo sentire l’ospite fortunato ad aver trovato proprio la tua struttura nel momento del bisogno.

Le nove strategie per catturare la domanda spontanea

1. Comunicare offerte last minute con chiarezza cristallina

La prima regola per conquistare i viaggiatori dell’ultimo minuto è eliminare ogni possibile confusione. Quando qualcuno cerca una camera per stasera, non ha tempo né voglia di decifrare condizioni complicate o cercare informazioni nascoste tra le righe.

Le offerte più efficaci seguono un principio di trasparenza assoluta. Prendiamo ad esempio questa comunicazione:

“Solo per stasera: soggiorna a 89 euro! Prenota entro le 18:00 di oggi per il check-in stasera. Include Wi-Fi gratuito e colazione anticipata. Disponibilità limitata, prenotazione non rimborsabile. Perché prenotare direttamente? Otterrai sempre il prezzo più basso, garantito.”

Questo approccio funziona perché comunica immediatamente tre elementi fondamentali: l’urgenza temporale, il valore incluso e la garanzia di convenienza. Il viaggiatore last minute non deve pensare, deve solo decidere se l’offerta risponde alle sue esigenze.

Un altro formato efficace riguarda le promozioni settimanali:

“Offerta speciale della settimana: a partire da 105 euro a notte. Prenota entro domenica per i soggiorni di questa settimana. Include drink di benvenuto e check-in flessibile. Solo poche camere disponibili, pagamento anticipato ma modifiche consentite fino a 48 ore prima dell’arrivo.”

L’elemento psicologico della scarsità (“solo poche camere”) combinato con la flessibilità (“modifiche consentite”) crea il perfetto equilibrio tra urgenza e sicurezza che i viaggiatori spontanei cercano.

2. Perfezionare l’esperienza mobile

La maggior parte delle decisioni last minute nasce e si conclude su uno smartphone. Questo dato non è solo una statistica, ma rappresenta il cuore della strategia: se il tuo sito non converte perfettamente da mobile, stai perdendo la battaglia prima ancora di combatterla.

L’ottimizzazione mobile per le prenotazioni last minute va oltre la semplice responsività. Significa ripensare completamente il percorso utente, eliminando ogni possibile frizione. Un viaggiatore che cerca una camera per stasera mentre è in treno o in aeroporto non tollererà pagine lente, form complicati o passaggi ridondanti.

La velocità di caricamento diventa cruciale: ogni secondo di ritardo può significare la perdita di una prenotazione. Le pagine devono caricarsi in meno di tre secondi, le immagini devono essere ottimizzate e il processo di prenotazione deve richiedere massimo tre tocchi dello schermo.

Inoltre, integrare metodi di pagamento rapidi come Apple Pay o Google Pay può fare la differenza tra una prenotazione completata e un carrello abbandonato. Molti hotel stanno anche sperimentando offerte esclusive per mobile, come “Prenota da smartphone e ottieni l’upgrade gratuito”, che premiano immediatamente chi sceglie il canale diretto.

3. Sfruttare i trigger della domanda in tempo reale

La vera maestria nel catturare prenotazioni last minute sta nell’anticipare e reagire agli eventi che generano domanda improvvisa. Questo richiede un monitoraggio costante dell’ambiente circostante e la capacità di tradurre rapidamente gli eventi esterni in opportunità commerciali.

Eventi come concerti, manifestazioni sportive o festival possono trasformare una serata tranquilla in una notte di tutto esaurito. Ma non sono solo gli eventi programmati a creare opportunità: anche il maltempo improvviso può generare richieste inaspettate. Un temporale che blocca i voli in aeroporto, uno sciopero dei trasporti che costringe le persone a fermarsi, o semplicemente un fine settimana di sole non previsto possono scatenare ondate di prenotazioni.

La chiave sta nell’avere un sistema di allerta che monitora questi trigger e la capacità operativa di rispondere immediatamente. Quando si verifica un evento scatenante, la struttura deve essere pronta a lanciare una campagna mirata nel giro di ore, non di giorni.

Un esempio efficace potrebbe essere:

“Volo cancellato per il maltempo? Rilassati da noi. Camera disponibile da stasera a 79 euro invece di 120. Include cena calda e servizio lavanderia express.” Questo tipo di comunicazione dimostra empatia per la situazione del viaggiatore e offre una soluzione completa, non solo un posto dove dormire.

4. Rendere possibile il check-in in giornata

L’abilità di accogliere ospiti che prenotano e arrivano lo stesso giorno è diventata un fattore distintivo fondamentale. Il 6% di tutte le prenotazioni avviene il giorno stesso del check-in, e questo percentuale è in costante crescita.

Implementare il same-day check-in richiede una riorganizzazione operativa significativa. Le camere devono essere pronte prima dell’orario standard, il personale deve essere formato per gestire arrivi improvvisi e i sistemi tecnologici devono supportare prenotazioni e pagamenti in tempo reale.

Ma i benefici vanno oltre il semplice incremento di occupazione. Gli ospiti che riescono a prenotare e accedere immediatamente alla camera vivono un’esperienza di efficienza e flessibilità che spesso si traduce in recensioni estremamente positive e raccomandazioni entusiaste.

La comunicazione di questa possibilità deve essere chiara e rassicurante: “Serve una camera per stasera? Check-in disponibile dalle 12:00, conferma immediata entro un’ora, pagamento contactless all’arrivo.” Questo messaggio comunica non solo la disponibilità, ma anche la semplicità del processo.

5. Personalizzare le offerte con benefici esclusivi

I viaggiatori last minute non cercano solo una camera: cercano la tranquillità di aver fatto la scelta giusta nonostante la fretta. Questo significa che il valore percepito diventa ancora più importante del prezzo assoluto.

La personalizzazione può trasformare una prenotazione d’emergenza in un’esperienza memorabile. Upgrade gratuiti della camera, welcome drink, check-out posticipato, colazione inclusa: sono tutti elementi che costano relativamente poco alla struttura ma hanno un impatto emotivo enorme sull’ospite.

Un pacchetto ben strutturato potrebbe includere: camera superior con upgrade gratuito, aperitivo di benvenuto, colazione servita fino alle 11:00, check-out prolungato alle 14:00 e una mappa personalizzata della città con consigli esclusivi del proprietario. Questo approccio trasforma una necessità urgente in un’esperienza curata.

L’importante è comunicare questi benefici come esclusivi per chi prenota all’ultimo minuto, creando un senso di privilegio invece che di ripiego. “Pacchetto Fuga Perfetta – Riservato a chi sa cogliere l’attimo” è molto più attraente di “Offerta last minute”.

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6. Costruire fedeltà dalle prime impressioni

Uno degli errori più comuni è considerare i clienti last minute come ospiti di passaggio. In realtà, chi prenota spontaneamente spesso sviluppa un legame emotivo più forte con la struttura, proprio perché l’esperienza è vissuta come una “salvezza” nel momento del bisogno.

La strategia di fidelizzazione inizia immediatamente dopo il check-out. Un messaggio personalizzato inviato entro 24 ore dalla partenza può trasformare una prenotazione isolata in una relazione duratura:

“Grazie per aver scelto di trascorrere la tua serata spontanea con noi. Dato che apprezzi la flessibilità quanto noi, ecco un’offerta speciale: 20% di sconto sulla prossima prenotazione last minute entro 60 giorni. Codice: SPONTANEO20.”

Questo approccio riconosce e premia il comportamento spontaneo del cliente, creando un circolo virtuoso. Chi sa di avere un “posto sicuro” dove prenotare all’ultimo minuto tenderà a tornare ogni volta che ne avrà bisogno.

Molte strutture stanno creando veri e propri club di “viaggiatori spontanei”, con offerte in anteprima via WhatsApp e programmi fedeltà dedicati. Il risultato è spesso un tasso di ritorno superiore al 30% entro sei mesi dalla prima prenotazione.

7. Utilizzare i social media per stimolare l’impulso

I social media sono il carburante delle decisioni spontanee, specialmente per la Gen Z che spesso prenota sulla base di quello che vede su Instagram o TikTok. La strategia social per il last minute deve essere completamente diversa dalla comunicazione tradizionale: deve puntare sull’immediatezza, sull’emozione e sull’impulso.

Le Instagram Stories si prestano perfettamente a questo scopo: un timer che conta alla rovescia verso la scadenza dell’offerta, immagini in tempo reale della camera disponibile, testimonianze di ospiti che hanno appena completato un soggiorno spontaneo. L’elemento di urgenza visiva spinge all’azione immediata.

I Reel possono raccontare storie di trasformazione istantanea: “Da stress in aeroporto a relax totale in 2 ore” oppure “Quando alle 15:00 decidi di regalarti una notte di lusso”. Questi contenuti parlano direttamente alle emozioni del target e mostrano che la spontaneità può portare a esperienze straordinarie.

La geolocalizzazione diventa fondamentale: utilizzare Facebook e Instagram Ads con targeting geografico entro 50-100 km dalla struttura permette di intercettare persone che potrebbero non aver mai considerato una fuga spontanea ma che, vedendo l’offerta al momento giusto, potrebbero essere spinte a prenotare.

8. Creare pacchetti per il mercato locale

Una delle opportunità più sottovalutate nel settore last minute riguarda i residenti locali. Chi vive entro 50-100 km dalla struttura rappresenta un segmento estremamente interessante per le prenotazioni spontanee, spesso motivato da celebrazioni improvvise, voglia di evasione o semplicemente dal desiderio di vivere un’esperienza diversa senza dover organizzare un viaggio complesso.

I pacchetti staycation funzionano particolarmente bene quando sono progettati come esperienze complete piuttosto che semplici pernottamenti. “Escape Tonight” potrebbe includere camera con vista, bottiglia di prosecco, cena al ristorante dell’hotel, colazione in camera e check-out prolungato. Il prezzo potrebbe essere di 159 euro invece dei 220 standard, ma l’enfasi deve essere sul valore dell’esperienza completa.

Per i professionisti locali, un “Business Break” potrebbe offrire camera executive, accesso alla business lounge, utilizzo di spa e palestra, più un’ora gratuita di meeting room. Questo pacchetto intercetta chi ha bisogno di staccare dalla routine senza allontanarsi troppo da casa o dall’ufficio.

La promozione di questi pacchetti richiede canali specifici: annunci Facebook molto geolocalizzati, partnership con aziende locali, newsletter dedicate ai “Local Escapers”. Il costo di acquisizione di questi clienti è generalmente molto più basso rispetto ai turisti tradizionali, e tendono a spendere di più nei servizi accessori perché non hanno limitazioni di bagaglio o di budget di viaggio.

9. Monitorare strategicamente la concorrenza

Il monitoraggio della concorrenza nel segmento last minute va oltre la semplice verifica dei prezzi. Si tratta di comprendere i pattern comportamentali del mercato locale e di posizionarsi strategicamente rispetto alle mosse dei competitor.

Lo strumento “Monitora i prezzi degli hotel” di Google Travel offre insights preziosi non solo sui prezzi, ma anche sui trend di disponibilità e sulle strategie di pricing dinamico dei concorrenti. Quando un competitor alza improvvisamente i prezzi, potrebbe indicare un evento locale di cui non sei a conoscenza. Quando li abbassa drasticamente, potrebbe essere il momento di differenziarsi attraverso il valore aggiunto piuttosto che entrare in una guerra di prezzi.

La risposta strategica più efficace spesso non è imitare i prezzi competitor, ma creare proposte di valore superiore. Se tutti i competitor abbassano le tariffe a 80 euro, offrire la stessa tariffa con colazione inclusa, parking gratuito e welcome drink può risultare molto più attraente per il cliente e più redditizio per la struttura.

Il monitoraggio deve includere anche i social media dei competitor: vedere come comunicano le loro offerte last minute, quali canali utilizzano e come rispondono agli eventi improvvisi può fornire spunti preziosi per migliorare la propria strategia.

L’arte di misurare il successo spontaneo

Valutare l’efficacia delle strategie last minute richiede metriche specifiche che vanno oltre i tradizionali indicatori alberghieri. Il conversion rate per le prenotazioni last minute, ad esempio, deve essere analizzato separatamente perché il comportamento di acquisto è completamente diverso: chi cerca una camera per stasera ha un’urgenza che può portare a conversioni molto più rapide ma anche ad abbandoni istantanei se trova ostacoli.

Il tempo medio tra la prima visita al sito e la prenotazione completata diventa un indicatore cruciale: per le prenotazioni last minute dovrebbe essere inferiore ai 15 minuti. Tempi più lunghi spesso indicano frizioni nel processo che devono essere eliminate.

Il valore medio delle prenotazioni last minute può essere sorprendentemente alto, perché l’urgenza riduce la sensibilità al prezzo e aumenta la propensione ad acquistare servizi aggiuntivi. Monitorare questa metrica aiuta a capire se si sta massimizzando il potenziale di revenue di questo segmento.

Il tasso di repeat booking dai clienti last minute è forse l’indicatore più importante del successo a lungo termine: se riesci a trasformare viaggiatori spontanei in ospiti abituali, hai creato un flusso di revenue aggiuntivo molto prezioso.

Evitare le trappole comuni

Il settore last minute è pieno di insidie che possono trasformare opportunità in perdite. L’errore più comune è creare offerte troppo complicate: quando un viaggiatore cerca una sistemazione per stasera, ogni secondo di confusione aumenta esponenzialmente il rischio di abbandono.

Un altro errore frequente è la tentazione di svalutare eccessivamente le tariffe per riempire le camere. Questo approccio non solo riduce la profittabilità, ma può anche danneggiare la percezione del brand. È molto più efficace mantenere prezzi ragionevoli e aggiungere valore attraverso servizi e benefici.

La lentezza di risposta è fatale nel segmento last minute. Chi cerca una camera per stasera non può aspettare 24 ore per una conferma: i sistemi devono garantire risposte immediate e il personale deve essere formato per gestire richieste urgenti con efficienza.

Ignorare il follow-up post-soggiorno significa perdere l’opportunità più grande: trasformare una prenotazione d’emergenza in una relazione duratura. Chi ha vissuto un’esperienza positiva durante un momento di bisogno sviluppa spesso una fedeltà molto forte al brand.

In conclusione

La domanda last minute rappresenta molto più di una tendenza passeggera: è il riflesso di un cambiamento generazionale profondo nel modo di concepire i viaggi e il tempo libero. La Gen Z e i Millennials hanno crescente potere d’acquisto e stanno ridefinendo le aspettative del settore turistico.

Questo segmento continuerà a crescere, spinto dalla maggiore penetrazione mobile, dall’evoluzione dei social media e dalla crescente valorizzazione della flessibilità rispetto alla pianificazione rigida. Le strutture che sapranno adattarsi a questa realtà non solo intercetteranno nuove opportunità di revenue, ma si posizioneranno come leader in un mercato in rapida evoluzione.

La chiave del successo sta nel bilanciare agilità operativa e strategia a lungo termine: essere pronti a cogliere ogni opportunità spontanea senza perdere di vista gli obiettivi di crescita sostenibile e qualità del servizio.

Chi riuscirà a trasformare l’imprevedibilità in un vantaggio competitivo avrà accesso a un segmento di mercato estremamente redditizio e in costante espansione. La spontaneità non è il nemico della pianificazione: è la nuova frontiera dell’ospitalità moderna.


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