Ovvero lo stupidario del sito web di un hotel imperfetto …
In questo blog uno degli argomenti più affrontati è sicuramente quello della disintermediazione: sono veramente tantissimi gli articoli dedicati ad essa ed a come aumentare le prenotazioni dirette di un hotel o di un b&b.
Nonostante tutto però, nonostante i tanti eventi dedicati periodicamente alle strategie di marketing turistico e nonostante all’alta qualità formativa dei tanti corsi a disposizione degli operatori turistici, nonostante tutto questo insomma, sovente mi ritrovo ad analizzare progetti web in ambito turistico che, mi venga fatto passare il termine, perdono acqua e prenotazioni da tutte le pagine!
Questo articolo è dedicato proprio a te dunque, caro gestore di struttura ricettiva che testardo nel destinare un (seppur piccolo) budget per migliorare il sito web (e aumentare le conversioni e dunque il fatturato), consapevole di aver completato l’ultimo restyling del sito web ufficiale nel 2005, appena hai un po’ di tempo, apri il tuo browser internet (quasi come se fosse il tuo prontuario turistico) e ricerchi disperatamente il prossimo guru e/o cappellaio magico del digital marketing che, in 30 giorni, possa moltiplicare (almeno per 5) le tue prenotazioni, ed ovviamente ed esclusivamente quelle dirette !
Ho qualcosa da dirti, ma mi raccomando non dirlo a nessuno, in quanto in Italia pochi lo sanno …
Devi sapere che ci sono 5 errori che puntualmente e sistematicamente fanno perdere prenotazioni (dirette) al sito web di un hotel:
#1 Un sito web difficile da navigare e a dir poco brutto
Errore classico. Si contatta il primo web master per passione (ma che fa tutt’altro per professione), quasi sempre tuo parente, dal terzo al sesto grado, e si accetta una proposta grafica approssimativa, senza ascoltare feedback o consigli di terze parti.
Ed ecco che il sito web approssimativo e realizzato esclusivamente con le tabelle è on line, pronto a fare danni.
#2 Un sito web non accessibile via mobile
E’ un comandamento tra i più importanti, ma troppi ancora commettono questo peccato turistico mortale. Un sito web che non ha una versione (pensata per il) mobile è un sito web che non funziona e che perde un mare di clienti.
#3 Un sito web senza un booking engine
Ovvero fare la guerra senza il fucile.
Banale e scontato vero? Ed allora perché il numero di siti web vocati all’hospitality (in Italia) senza booking engine è ancora così cospicuo?
#4 Un sito web non pensato per gli utenti, ma manco per la SEO
Insomma, “ne carne ne pesce come” si suol dire.
Ignorare l’importanza di destinare budget e risorse per essere nella prima pagina di Google per delle specifiche chiavi (ovviamente studiate) equivale a preferire di giocare al superenalotto (sperando in una remota possibilità di vincita) piuttosto che andare a lavorare di buon ora la mattina.
5# Un sito web con le tariffe più alte delle OTAs (Stupidity Rate)
Questo è un altro classico. Mi è capitato pochissimi giorni fa (e non è stata la prima volta): mi serviva una camera per due notti (target business) ed ero su TripAdvisor intento a leggere alcune reviews di un hotel (ad onor del vero devo ammettere che l’hotel incriminato non era Italia). Seleziono l’hotel (in quanto ritengo di fidarmi delle recensioni) e “salto” su Booking punto com per verificarne il prezzo per notte, prima di prenotare però decido di “rimbalzare” sul sito web ufficiale della struttura per verificare un eventuale offerta migliore e … sorpresa … trovo invece un prezzo più alto rispetto alla pagina dello stesso hotel in Booking punto com
Ho chiamato l’hotel (di proposito ovviamente) per far presente che la loro tariffa ufficiale era più alta di quella presente sulle OTAs e chiedere se, prenotando dal sito web ufficiale, potevo aver diritto alla stessa tariffa presente su Booking.
Risposta? Mi è stato detto che non era possibile e sono stato invitato a prenotare la camera “direttamente” su Booking.
Insomma, un esempio perfetto di stupidity rate !
Avvertimento importante:
Ho scritto questo articolo di impeto e senza “filtrare” troppo i miei pensieri.
Non me ne vogliano i gestori di strutture turistiche che non si rispecchiano per nulla in questi errori e che sono più che preparati (anche più del sottoscritto) alle prossime sfide del web: vi assicuro che non siete soli e che Dio vi benedica !