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Fare a meno di Booking.com e delle Ota: premessa

Fare a meno di Booking: a chi non piacerebbe!
Ma permettimi di fare un passo indietro.
Poco tempo fa parlavo con il proprietario di un “boutique hotel” (peraltro una delle strutture più belle che io abbia mai visto) in una nota località turistica balneare e questi mi confidava che, “per fortuna”, “Booking punto com” è in grado di “apportargli”, da solo, il 70% del fatturato.

Inizialmente, a tale asserzione, ho reagito con il classico sorriso di chi ha già sentito tante volte quelle parole; ho quindi brevemente enunciato i limiti e le problematiche che una scelta di tal genere comporta. Non l’avessi mai fatto!

I proprietari l’hanno presa infatti molto male; si sono completamente bloccati, hanno conserto le braccia e mi hanno subito fatto chiaramente capire che mai avrebbero cambiato tale strategia, nella maniera più assoluta.

Anche questo è un comportamento che ho visto spesso, tipico di chi, per paura si sbagliare preferisce accontentarsi di poco e “restare dietro” piuttosto che innovare ed adeguarsi alle nuove logiche del turismo on line.

Fondamentalmente c’è poco da meravigliarsi, ci si comporta così quando non si conosce con esattezza come identificare il proprio potenziale target di ospiti, come fidelizzare quello acquisito ed ancora come “catturare” gli ospiti direttamente dal proprio sito web.

video corso disintermediando 2

In questo caso, ci si affida a terze parti, si inserisce la propria struttura “a destra e manca”, e la commissione che erode il fatturato non è vista come un problema ma piuttosto come il naturale pagamento per una mediazione che, se non vi fosse stata, avrebbe lasciato le camere invendute.

Sia chiaro, non ho nulla contro le OTA; anche loro devono “essere parte della vita della tua struttura”.

Non ritengo però corretto affidare le sorti del proprio hotel in misura intera a tali portali.

Ci sono infatti degli svantaggi che, per forza di cose, vanno considerati.

Disintermediare: quali sono gli svantaggi di essere presenti sulle OTA?

Anzitutto i portali di booking on line erodono in misura consistente il tuo fatturato; per un lavoro che peraltro potrebbe fare anche il tuo staff (ecco perché spesso scrivo di quanto sia importante avere un sito web che funziona, che attrae visite e che converte al meglio).

fare a meno delle ota

Solitamente poi, chi utilizza i portali di booking on line, è alla ricerca di un’offerta “troppo speciale”  e ricerca un prezzo molto basso rispetto al tuo, che è invece plasmato sulle tue specificità.

Infine, i clienti che arrivano tramite questi portali, avendo scelto una strada alternativa per raggiungerti, non ti conoscono nella stessa misura in cui avrebbero potuto conoscerti se fossero passati dal tuo sito web: anche tu, d’altronde, li conoscerai meno e sarà più difficile, per loro, vivere quella fondamentale esperienza di soggiorno che è poi il pilastro portante su cui le strategie del tuo hotel si fondano o dovrebbero fondarsi !

In definitiva, non dimenticare che investire su una buona politica di disintermediazione ti farà ottenere ottimi risultati e per il lungo periodo.

Ma È possibile fare a meno di Booking e delle OTA ?

Sinceramente non sono d’accordo nel fare a meno in maniera assoluta delle OTA.
Le stesse infatti portano al gestore di una struttura alberghiera o extra alberghiera, oltre che i classici svantaggi che già conosciamo, anche una serie di vantaggi, che vanno comunque considerati.

In un’ottica di disintermediazione sana, le OTA possono infatti giovare alla distribuzione di una struttura ricettiva, piccola o grande che sia. Qualora invece esse dovessero diventare l’unico o il principale canale distributivo, si entra in un circolo vizioso che sancisce la dipendenza della struttura dalle OTA stesse, conferendo a queste ultime il potere di dettare le condizioni di prezzo, unicamente a loro vantaggio e a svantaggio della struttura distribuita per loro tramite.

E comunque vi sarà sempre un significativo numero di utenti che prenoterà solo tramite le OTA.

Questo però non vuol dire iscrivere la propria struttura ricettiva sulle migliori OTA (se non su tutte), quasi come se stessimo acquistando dei biglietti della lotteria e cercando dunque di aumentare le chances di avere il biglietto vincente.

Probabilmente avere la tranquillità di “andare a dormire con le OTA” è un chiaro segnale della carenza delle giuste strategie di web marketing turistico che, se ben concertate, possono determinare ed  in maniera sicura, il successo di una struttura ricettiva.

È dunque preferibile usare tali portali in maniera misurata e all’interno di una strategia di marketing generale e pianificata.

In che misura ad esempio hanno inciso sul tuo fatturato le commissioni che hai pagato per le OTA l’anno scorso?

Quante cosa avresti potuto fare ed acquistare se quel costo fosse invece stato un ricavo ?

Come disintermediare e avere più prenotazioni dirette ?

Oltre a leggere questo articolo focalizzato sulle tecniche per fare a meno di Booking.com e delle OTA, ti consiglio di scaricare la mia guida “Disintermediare in 10 mosse“.
Sono 50 pagine di informazioni pratiche ed utilissime per avere più prenotazioni dirette: la trovi qui.

Anche qui trovi ulteriori consigli su come aumentare le prenotazioni dirette.
Ecco inoltre una serie di consigli utili per provare (lo ripeto, non è giusto a mio avviso) a fare a meno di Booking. com:

  • Anzitutto bisogna partire dal sito web; il tuo sito web deve essere realizzato specificamente per convertire al meglio le visite in prenotazioni: oltre a puntare su contenuti di qualità, sarà importante inserire tutte quelle “call to action” che migliorano l’esperienza e la visita dell’utente. Ti consiglio di approfondire questo articolo.
  • Un sistema di booking on line integrato e di facile utilizzo non può di certo mancare, così come specifici moduli di richiesta informazioni posti in determinate parti delle varie pagine.
    Approfondisci qui le strategie per impostare al meglio il booking engine.
  • Il sito web ovviamente dovrà essere ottimizzato al meglio sui motori di ricerca e raggiungere le migliori posizioni sulle serp, sia per le ricerche organiche che per quelle local (Local Search). E qui trovi tanti articoli dedicati alla SEO per Hotel.
  • Fondamentale poi sarà creare una campagna di protezione del brand (brand protection) con Google Ads (costa poco e apporta notevoli benefici).
  • Ancora, incentiva i clienti acquisiti: è importante offrirgli un buon motivo per tornare dandogli, ad esempio, dei benefit come un buono sconto del 10 % per la prossima permanenza (che ti ricordo, è molto meno di quanto paghi ai portali).
  • Non sottovalutare i Social Network, ti serviranno non per vendere camere ma piuttosto per fare Engagement e “tale potere” apporterà notevoli benefici alla tua struttura nel lungo periodo.
  • Inoltre, crea, personalizza e rendi uniche le tue offerte, e solamente all’interno del sito web ufficiale. Se ad esempio in una camera darai anche l’uso di un Ipad oppure se offrirai delle biciclette comprese nel prezzo, incentiverai le prenotazioni dirette (a discapito di quelle provenienti dalle OTA).

In conclusione, non è giusto e credo neanche possibile fare a meno delle OTA.
Piuttosto devi impegnarti, oltre a disintermediare, anche ad ottimizzare al meglio la presenza della tua struttura sulle OTA.


Al contempo però, per ricevere il maggior numero di prenotazioni dirette, sarà necessario applicare le giuste strategie disintermediative, che hanno proprio l’obiettivo di valorizzare il canale ufficiale della tua struttura ricettiva.

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